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Aufguss Show

Aufguss Show

L’Aufguss Show è la versione più teatrale del rituale. Negli anni si é ritagliato uno spazio importante nel settore del wellness ed oggi é molto apprezzato dagli ospiti dei centri, soprattutto per l’esclusività e la eccezionalità delle occasioni in cui viene presentato. Nella gestione quotidiana di un centro normalmente vengono infatti prediletti Aufguss più orientati al relax. L’aufguss show è da prediligere in occasioni speciali, quali: eventi, campionati o – talvolta – in apposite nicchie dedicate del programma di gettate.

Nell’organizzazione degli eventi, spesso viene indicato un tema da sviluppare, mentre ai Campionati Italiani e Mondiali, dove la componente show è uno dei parametri di giudizio nella votazione dei giudici, è l’Aufgussmeister che decide il tema ed attorno a quello, costruisce il proprio Aufguss-Show, con l’impiego di tecniche di ventilazione avanzate, musiche, luci, costumi di scena e accessori scenografici e oli essenziali spesso legati al tema stesso.
Si tratta di vere e proprie rappresentazioni teatrali, concentrate in 12/15 minuti, dove viene sviluppata la capacità di sintesi degli Aufgussmeister, nel portare in “scena’, musical, film, storie tratte da libri o originali, facendo capire agli ospiti il tema e lo sviluppo dello stesso durante la durata dell’Aufguss, con un limitato uso della parola se non nella presentazione iniziale dell’Aufguss, il tutto veicolato pertanto dalla filosofia della “comunicazione non verbale”.

 

Intervista con Enrico Ganassin, referente AISA Aufguss Show e campione europeo di Aufguss 2015

Come nasce l’idea per un Aufguss Show che porti poi ad una competizione?

 

Sono un appassionato di film e libri di avventura, le ispirazioni mi vengono principalmente da quel mondo.

La prima scelta è: portare in sauna una storia già scritta o scriverne una di più o meno nuova.

Fortunatamente la fantasia non mi manca e appena mi trovo a pensare ad un tema, il pensiero è decidere quale strada può portare al risultato migliore. Già in questa fase deve essere chiaro l’obiettivo a cui si punta, infinite storie possono essere raccontate, poche riescono a colpire.

 

Una volta scelto il tema come inizi lo sviluppo?

 

Nello sviluppo del tema la mia attenzione all’inizio si rivolge alla stesura della presentazione.

È l’inizio di tutto, è una parte fondamentale per conquistare pubblico e giuria, il rischio è partire col piede sbagliato.

Per farvi un esempio ricordo gli sguardi rapiti delle persone alla mia entrata ne “Il Ritorno di Tutankhamon”, i costumi e il cambio degli stessi durante l’Aufguss hanno giocato un ruolo determinante, come viceversa le facce altrettanto “perse” nella presentazione del “Guinnes World Record Aufguss”, dove il pubblico è diventato parte attiva ed integrante dell’Aufguss.

La presentazione può essere composta da una serie di input che lasciano poi ampia interpretazione al pubblico o può essere un breve riassunto della storia che si andrà successivamente a proporre.

In questa fase è importante tener conto, quando la competizione è internazionale, che oltre alla lingua madre si dovrà esporre anche in inglese, per cui una buona conoscenza e padronanza dell’inglese, sicuramente aiuta nel coinvolgere e far entrare il pubblico nel vivo dell’Aufguss.

Con la mia impostazione all’Aufguss Show, è importante che la storia riesca ad essere capita senza troppe parole di introduzione.

 

Quanto tempo occupa la preparazione?

 

La risposta a questa domanda è direttamente proporzionale ad un’altra risposta: vuoi vincere o vuoi partecipare?

Se l’obiettivo è ambizioso la preparazione dell’Aufguss diventa veramente impegnativa.

Nel 2012, al Cron4 di Brunico (BZ), è stata la mia prima partecipazione ad un mondiale ed eravamo circa una quindicina di Aufgussmeister. Oggi le competizioni a livello mondiale coinvolgono un circus di quasi un centinaio di persone, la sfida è quindi diventata più selettiva e stimolante.

Considerate che per mixare le quindici tracce che componevano la colonna sonora de “Il Ritorno di Tutankhamon” ho impiegato all’incirca una trentina di ore e a mio avviso la musica di un Aufguss, se perfetta, può veramente coinvolgere ed influenzare pubblico e giuria.

 

Ti è capitato di dover fare delle modifiche in corso d’opera?

 

Durante la fase finale del Campionato Mondiale Aufguss-WM del 2014 a Bussloo Olanda, con “Il Ritorno di Tutankhamon”, per tentare il “tutto per tutto” sapendo di essere ad un passo dalla vittoria, ho sconvolto l’Aufguss per quanto riguarda la tecnica di ventilazione e il rapporto col pubblico.

Non sono riuscito ad arrivare dove volevo, ma sono comunque pienamente soddisfatto per la risposta che ho avuto da pubblico e colleghi all’uscita, e comunque un secondo posto ad un Campionato Mondiale rimane sempre un bel ricordo.

 

Raccontaci delle emozioni che hai provato durante la preparazione e poi durante l’esecuzione di questo Aufguss Show:

 

Durante la preparazione il mio pensiero andava sempre a quale sarebbe stato poi il risultato finale, visto che durante la costruzione, mi venivano in mente nuovi particolari o dettagli nei costumi (grazie mamma Misa) o nell’allestimento e mi immaginavo la faccia del pubblico sorpreso da questo o quell’effetto speciale.

È stato proprio ai Campionati Mondiali 2014 di Bussloo, che ho fatto un’importante crescita personale, passando dal tremare letteralmente per l’agitazione prima e all’entrata in sauna, all’essere completamente tranquillo e felice di poter mostrare agli ospiti, amici e colleghi, il risultato di mesi di lavoro.

Ero sicuro che avrei lasciato un segno indipendentemente dal posto in classifica.

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