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La voce dei nostri Aufgussmeister – Esame superato!!

24 Luglio 2023

Condividiamo il decimo contributo  su quello che l’essere Aufgussmeister significa per ciascuno di noi.
Tutti possono parteciparvi inviando un articolo a comunicazione@aisa.it.

La nostra Siria Iaconissi ci racconta cosa ha significato lavorare per superare l’esame per diventare Aufgussmeister !!

IO E LA MIA ESPERIENZA CON L’ESAME PER DIVENTARE MAESTRA DI SAUNA

Sono passati ormai quattro anni dal mio primo corso per diventare Maestra di Sauna, anni in cui spesso ho pensato che non avrei portato a termine il mio percorso.

Mi sono appassionata a questo mondo grazie a mio papà, che mi ha spronata a seguire le sue orme e io con piacere ho intrapreso quest’esperienza.

Il tutto è iniziato con il primo corso a settembre 2019, quando ancora ero minorenne; dopo il corso la strada è stata tutta in salita, iniziando con la pandemia, che ha ostacolato la prima possibilità di dare l’esame, proseguendo poi con l’esame di maturità, seguito da quello di ammissione all’università e tutto quello che ne è derivato; conseguentemente a ciò, essendo passato tutto il tempo a mia disposizione, la possibilità di dare l’esame è sfumata con lo scadere del periodo di validità del corso.

Ciò nonostante ho sempre continuato ad alimentare la mia passione, seguendo papà ogni qual volta riuscissi ad intrecciare i vari impegni scolastici e lavorativi.

Arriviamo all’anno corrente e più precisamente a febbraio, quando mi sono rimessa in gioco e ho partecipato al secondo corso, grazie al quale mi sono motivata a concludere al più presto il viaggio da tutoranda, sia per una soddisfazione personale ma probabilmente anche per una maturità maggiore rispetto a qualche anno fa.

Appena è stato possibile mi sono iscritta alla sessione d’esame, ho iniziato lo studio approfondito della dispensa e la preparazione di tutti gli elementi fondamentali per la riuscita del mio aufguss, la scelta degli oli essenziali e quella delle musiche per la traccia, tutti elementi che non possono essere lasciati al caso.

Il giorno prima dell’esame è stata una giornata a dir poco frenetica, ansia alle stelle, dovevo rispettare nei minimi dettagli la mia programmazione giornaliera, che comprendeva, oltre al lavoro:

– ripasso degli schemi riassuntivi per l’esame teorico;
– prova della musica, che fino all’ultimo secondo non mi convinceva al 100%, c’era sempre qualcosa da migliorare, una dissolvenza in entrata troppo lunga, una dissolvenza in uscita troppo corta, le pause tra una musica e l’altra mai adeguate, una serie di dettagli a mio parere fondamentali;
– prova degli oli e scelta di secondi oli per sostituire i primi nel caso in cui altri avessero deciso di usare le mie stesse essenze;
– prova dell’intero rituale, una sola, provarla di più avrebbe comportato più timore di quanto non ce ne fosse già.

La mia lista comprendeva tutti gli elementi che nell’insieme devono risultare armoniosi per la riuscita di un buon Aufguss.

“I dettagli fanno la differenza” questa era la frase che mi ripetevo costantemente sia il giorno prima dell’esame sia il giorno stesso, e sicuramente un mantra che mi accompagna nella vita di tutti i giorni.

Oltre a tutto ciò da non lasciare al caso era anche l’orario di partenza: “9.00 ritrovo a Verona, quasi 3 ore di strada, quindi partenza ore 6.00, NO troppo tardi, partenza ore 5.30, okay si ragiona, sveglia ore 5.00, forse meglio 4.30…”

Sembrava tutto pronto quando a mezzanotte e mezza mi sono ricordata che mi mancava da fare la simulazione … un completo disastro, la provo e il risultato che esce mi lascia spiazzata: “devi approfondire lo studio”, ma io non avevo più tempo, quindi ho fatto finta di niente e mi sono addormentata!!!

4.30 suona la sveglia, mi alzo e ricontrollo per la centesima volta di avere tutto nel borsone: oli, cassa, chiavetta e telefono per la musica, completino per il rituale, asciugamani vari e appunti per l’ultimo ripasso definitivo … c’è tutto e si può partire!!

Durante tutta la strada non ho fatto altro che leggere e ripetere, sperando di concentrarmi sulle giuste argomentazioni, fino a portare allo sfinimento papà che mi stava accompagnando … non ero mai abbastanza certa di sapere la dispensa al meglio, tutto nella normalità per un’insicura come me.

Arriviamo a Verona alle 8.30, dopo esserci fermati a fare colazione, perché “ansiosa sempre e affamata anche!”

Arrivata l’ora di entrare, assieme agli altri esaminandi ci siamo diretti nella sala dove si è tenuto l’esame teorico, che se devo dire la verità è stato abbastanza semplice.

Il momento di maggiore tensione è stato quando, con lo scadere del tempo, è uscita la schermata della votazione, ho fatto scorrere il cursore e … promossa! Un miraggio!

Contenta e soddisfatta ho iniziato ad agitarmi per la parte pratica che sarebbe stata alle 17.30.

La parte peggiore è stata dover aspettare il mio turno, da un lato ho potuto vedere gli aufguss degli altri esaminandi ma dal’altro la mia ansia cresceva sempre di più!!

Alle 16.00 ho iniziato a prepararmi, come al solito ho indossato il mio kilt e ho preparato tutto il necessario e, dopo essermi assicurata che gli oli da me scelti non fossero stati già utilizzati, ho preparato anche quelli. L’ultima cosa da capire era però il quantitativo di oli da utilizzare, da qualcuno sentivo una cosa e da qualcun altro un’altra … alla fine ho sbagliato il dosaggio … facciamo finta di niente; consiglio spassionato: “Melius abundare (magari non troppo) quam deficere.”

Arrivate le 17.10 ho iniziato a fare le sfere di ghiaccio e a preparare gli asciugamani, però mi sono dimenticata di preparare la cassa con la musica, un errore che mi è costato un piccolo ritardo nell’inizio dell’aufguss, in quanto il mio telefono non riusciva a collegarsi con la cassa del centro; tuttavia grazie all’intervento di uno dei giudici (che se devo dire la verità non sono poi così male come si potrebbe pensare, anzi!) la situazione si è aggiustata. Non appena mi sono chiusa la porta della sauna alle spalle la mia preoccupazione per magia è andata svanendo e sono riuscita a godermi a pieno il mio rituale.

Tra sorrisi e un angolo dell’asciugamano in testa alla signora in prima fila, ho portato a termine quello che per me resterà un rituale indimenticabile!!

La parte migliore della giornata è stata la consegna degli attestati, in cui davvero, leggendo la scritta AUFGUSSMEISTERIN, mi sono sentita orgogliosa di me!

Dopo quanto detto, l’unico vero consiglio che mi sento di dare è quello di divertirsi.

Divertitevi, perché state facendo quella che dovrebbe essere la vostra passione e di conseguenza non c’è modo migliore per avere un bel ricordo di quest’esperienza, se non quello di trasmettere emozioni positive tramite il vostro asciugamano.

 

 

 

Questo articolo si trova in: Vita associativa